E’ di questi giorni la notizia che la Provincia di Parma ha intenzione di vendere la Casa Cantoniera di Via Mantova 24 mettendola all’asta nei prossimi mesi. La Casa Cantoniera in oggetto è luogo di sviluppo di un progetto che ha pochi uguali nella storia di Parma. Dopo essere stata occupata nel 2003 da un gruppo di famiglie in stato di necessità abitativa, oltre ad essere utilizzata come alloggio da 4 nuclei famigliari la Cantoniera è divenuto spazio sociale a tutti gli effetti, un luogo aperto alla città all’interno del quale si sono sviluppati una infinità di progetti e iniziative, un luogo senza preclusioni settarie o di area attraversato negli anni da migliaia di persone e decine di collettivi, associazioni aggregazioni spontanee ai quali è stato solo richiesto il rispetto dei principi dell’antirazzismo, dell’antifascismo e dell’antisessismo.
La convenzione stipulata tra Provincia e l’Associazione Senza Frontiere circa 10 anni fa ha consentito al progetto di ottenere anche istituzionalmente la legittimità già socialmente conquistata con l’attività quotidiana. Anche in vigenza della convenzione istituzionale la Cantoniera ha mantenuto le sue caratteristiche di spazio aperto e di struttura funzionale allo sviluppo delle lotte sociali, in particolare con il movimento di lotta per la casa ma anche con le mobilitazioni ambientali contro i progetti ad alta nocività, è sede di confronto politico e dibattito per l’area della sinistra anticapitalista.
Oltre a questo nella Casa Cantoniera sono nati e si sono sviluppati progetti di solidarietà e di sostegno sociale, dalla scuola d’italiano agli orti nonché sperimentazioni ben riuscite di creazione di economia ribelle alternativa e biocompatibile come la Mercatiniera. Dal 2003 si è avviato il progetto di auto recupero dell’immobile che ha consentito di ottenere l’abitabilità per 4 appartamenti, all’interno dei quali sono transitate, alternandosi, 11 famiglie in emergenza abitativa. Si è provveduto inoltre al recupero e messa a norma del salone (ex autorimessa) per farne uno spazio sociale in cui si realizzano spettacoli teatrali, musicali, assemblee ecc, mentre nel cortile esterno e nell’area verde sono stati realizzati importanti lavori di sistemazione e l’area mercatale, il tutto basandosi sul lavoro volontario di abitanti, militanti e professionisti (architetti e ingegneri) che han messo a disposizione gratuitamente il loro tempo e le loro capacità per il progetto cantoniera.Tutto questo non può essere fermato dalla messa all’asta dell’immobile. All’Associazione Senza Frontiere è stato comunicato che la convenzione con la Provincia scadrà il 31.12.2017 e capiamo che di fronte a questa decisione unilaterale l’associazione non potrà che prendere atto e consegnare le chiavi. Lo spazio però è da ritenere a tutti gli effetti come luogo di agibilità di tutto il movimento antagonista cittadino che pensiamo non debba minimamente arretrare rispetto al progetto di vendita dell’immobile. Intendiamo quindi opporci con tutti i mezzi possibili a questo ulteriore processo di alienazione di un bene pubblico, alienazione che potrebbe essere appetibile solo da parte di chi ha interessi immobiliari speculativi, ulteriore motivo, questo, per contrastare questo passaggio con tutte le forze.
Non è tollerabile che quello che si è definito a tutti gli effetti come un bene comune a beneficio ditutta la città debba essere sacrificato ad esigenze di equilibri di bilancio da parte di un ente pubblico. Ai possibili acquirenti dell’immobile lanciamo un messaggio chiaro. Chi compra la Cantoniera la compra con tutto il capitale ideale e umano e con tutto il potenziale conflittuale che c’è dentro e che l’attraversa.
Per voi sarà mooolto dura!!!!